ArZiGoGoLaMeNtE è La ViTa

ArZiGoGoLaMeNtE  è La ViTa

Tornai al lavoro dopo un bel pezzetto………………Correvo sempre giù e sù per le scale,allestimenti,cartelli ero come un’ape laboriosa…….Il telefono squillava sempre….Ero stanca,provata e mi chiedevano sempre le cose nel momento in cui avevo più urgenza di recarmi alla toilette……………Uffiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii,Non se ne può più e sbruffavo dalla stanchezza……………

Un giorno c’è chi mi chiese nuovi cartelli lungo il corridoio mentre andavo anche in pausa e poco prima di andarmene unaltro collega nonostante fosse finito il mio orario seguitava a chiedermi ed implorare nuovi cartelli e prolungamento di orario,cioèlo straordinario…..Quello non era il giorno esatto per domandare ancora e cortesemente infomai che dovevo andare,chiaro che l’atteggiamento dell’altro fu come:”Non ti và di far nulla,str…”!Avevo una strana sensazione quasi come un ciclo in arrivo e non stavo affatto bene…….

Tornai a casa dal mio attuale compagno mangiai immediatamente qualcosa (tramezzino al prosciutto e maionese….Mhhhhh……….Che voglia)!Iniziai poi a cucinare richiamando a tavola Ri……Non arrivava mai ed ero esausta…..Facemmo pranzo e mi buttai sul divano poi dissi a lui che sarei andata in ospedale perchè c’era qualcosa che non andava,lui annui’ rispondendomi che ci saremmo visti successivamente perchè aveva un impegno.

Mi recai all’ospedale.Reparto gInEcOlOgIa mi sottopose a visita una dottoressa (no comment) la quale non si accorse di nulla e della mia emorragia rispose quanto segue:”Se dovesse cntinuare ritorni”!Basita le dissi di voler andare a fondo al problema cosi’ mi prescrisse l’ecografia ma chiaramente dovevo andarla a timbrare ….La logica del reparto è la seguente anche se tuhai un’emorragia in corso devi andare per uffici e far vidimare le ricette……LoGiCo?????????????

Per mia fortuna tornai al piano dove venivano fatte l’ecografie…..C’era una DoTtOrEsSa bravissima ora non più…..Durante l’esame guarda caso si accorse che attendevo un BaMbInO…….BAMBINOOOOOOOO???????????Sono in menopausa da una vita con la mia MaLaTtIa!!!!!L’altra dottoressa presente se ne stava nascosta dietro alla porta vergognandosi della sua completa incompetenza.E’ chiaro che la BrAvA DoTtOrEsSA domandò alla collega come aveva fatto a non accorgersi mail silenzio gelido cadde nella stanza……

Con l’eco in mano chiamai subito il mio compagno ilquale era da un suo amico medico.Appena gli comunicai la notizia rimase frastornato avevo già dueo tre distacchi dunque :LeTtO e RiPoSo.Mi raggiunse in ospedale ,prese in mano l’esame e se lo guardò…Guardò le prime foto di suo FiGlIo….Poi tornammo dai nostri amici dando la notizia,c’era un’atmosferaconfusa e felice.Confusa perchè la mia malattia poteva darci enormi rogne…..Comunicammo la notizia ai genitori .Poi a un caro mio amico.Telefonai al centro dove mi tenevano sotto controllo ma non si sapeva nulla….Iniziai a telefonare a Telethoon per avere un nominativo di un medico o un centro che si occupava di malattie genetiche.Mi dissero che c’era u’ottima genetista al Mangiagalli,la chiamai fu cortesissima mi informò che nel centro dove venivo seguita c’era una sua bravissima collega e che per la malattia genetica potevo stare tranquilla.Tranquilla per il nascituro.

A  Modena le notizie andavano a rilento c’era chi sosteneva:”NO ” e chi “SI” o,”GIA’ ESISTe UN CASO”oppure “C’E’ CHI SI E’ AGGRAVATO”.Ma di fronte a nessuna certezza ho deciso di portare avanti il nostro bambino,daltronde si vive una sola volta e questo rischio meritava e poi chi mi assicurava che tutto sarebbe andato male?
Torrida estate del 2003,micidiale per ogni essere umano,aria condizionata in camera,letto passeggiatine la sera…Caldo……..Crampi continui su braccia e gambe……..Terribile…….

Esami continui ematici ,ecografie fatte in piùposti per assicurarci che tutto procedeva bene,monitoraggio…..Poi un giorno salta fuori che avevo le contrazioni e mi danno un farmaco che non mi serviva (tutto ciò senza visita,nè ecografia nè monitoraggio) immediatamente il mio medico e il nostro amico me lo fanno sospendere.

Agosto

Per un monitoraggio letto dalla solita incompetente mi mandano a Modena per contrazioni ma appena lo leggono i ginecologi scoppiano a ridere affermando:”Ma chi l’ha letto”?

 

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Il TeMpO …….

Il TeMpO .......

A ritroso……Questo è un blog dove si racconta ciò che è stato …..Una sorta di DiArIO che rimane scritto anche per mio figlio a cui ho raccontato ben poco data la sua giovane età, comporterebbe troppi “ma e perchè”.Le persone citate nei racconti sono puramente casuali come i nomi.
Questa è una StOrIa di ciò che riaffiora.
Una buona lettura a chi avrà voglia di leggere e di fantasticare sui volti e sugli eventi.

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L’aTtEsA iNaSpEtTaTa

L'aTtEsA iNaSpEtTaTa

Nessuno poteva immaginare nulla……Soprattutto che io la più cagionevole aspettassi un figlio.Un figlio inaspettato ma TaNtO voluto.
Abitavamo in campagna quell’anno e come sempre sotto vari farmaci,analisi e gastroscopia…..Quell’anno per accertamenti vari fui ricoverata in reparto di gastroenterologia,pieno di gente malata,moribonda o, con enormi punti interrogativi su ciò che avevano….
Mi sistemarono lungo il corridoio in attesa di una camera.quel letto era strano,praticamente piegato a metà,era rotto ma trovai comunque il modo di dormire.Il giorno successivo mi sottoposero alla gastro(non tollero le gastro)mi dissero che c’era una Dottoressa brava….Durante l’attesa dell’esame c’era anche mia sorella eil mio compagno…Non uscivo mai fuori…In realtà avevo un combattimento aperto con il tubo e la dottoressa…Dopo un pò mi fecero uscire su di una barella….Mi guardarono e mi chiesero cosa era successo…..Perchè???????Ero blu sul viso e avevo tutti i capillari rotti del viso e gli occhi come dice una mia amica “inniettati di sangue”anche l’infermiere rimase di stucco…Non mi fecero alzare,poi il giorno dopo mi alzai e vidi il viso sconvolto.Mi dimisero e poi successivamente mi ripresentai al lavoro ma il direttore di allora mi rimandò a casa ero impresentabile!!!!!

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Ci Si RiNnOvA

Ci Si RiNnOvA

Mio nonno ci lasciò per un aneurisma quando facevo il V .
Fui assunta presso una grande azienda nel 98 mi fecero fare u pò di tutto…Dentro questi enormi cubi invivibili ti perdi le stagioni e la natura e finisci di vivere in un mondo aRtIfIcIaLe
in cui diventi una specie di PoLlO da batteria,lavori,lavori e produci,vivi con le stesse persone tutti i giorni ed è come se fosse una microsfera nella magnosfera.

Passarono gli anni la cosa che mi mancava di più in assoluto era il senso di libertà e la mancanza della luce solare.
Facevo un partime ma a me sembrava di essere sempre li dentro,i pasti sballati con gli orari o mangiavi troppo presto o facevi cena oltre le 21:00 invivibile!
Uscivo la sera per godermi la libertà con le mie amiche portandomi un borsone con cambio completo,facevo la doccia ,trucco e viaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!
Una sera al mare con delle amiche in un locale mi chiamò al telefono un ragazzo,dissi alle mie amiche di non aver voglia di parlare con nessuno cosi’ chise la chiamata.

Dopo poco risquillò il telefono rispose la mia amica la quale mi disse che il tipo mi conosceva,mi misi quasi a ridere :”Chiedigli come mi chiamo”!E lui le rispose il nome esatto!Rimasi esterefatta!

Non lo vedevo e non sapevo chi fosse,me lo passò al telefono cosi’ dissi il primo nome che era sbagliato poi il secondo (esatto).

Mi disse che mi aveva riconosciuta dal viso,il sorriso e i capelli con le code…..(Sempre un pò hippy)!
Poi lui arrivò aveva perso tutti i suoi meravigliosi capelli,ci scambiammo il telefono .

Ogni tanto passava dove lavoravo per fare la spesa e mi salutava e ci dicevamo sempre :”Dai,una sera usciamo”.

Passò quasi un anno poi un giornodecisi di chiamarlo e uscimmo insieme.Poi uscimmo nuovamente e cosi’ continuò……….
Era oramai estate e uscivamo spessissimo insieme, praticamente tutti i giorni,stavamo insieme da diversi mesi e decidemmo di andarcene in Corsica per l’estate,quando potevamo facevamo fine settimana insieme,andavamo a concerti,cinema,e cenette.

Senza accorgecene finimmo per convivere……Ed è da allora che stiamo insieme.

Dopo quattro anni arrivò il nostro piccolo miracolo (nostro figlio)

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Un GoMiToLo Di FaMiGlIa

La mia famiglia si è formata quando mia madre era giovanissima ha avuto me e mia sorella tra i 18 e i 19 anni.

Lei se ne andò di casa per stare con mio padre,lui era molto ma molto più grande ….

Lui aveva già 40 anni passati e proveniva da un matrimonio fallito,aveva una figlia di un anno più grande di mia mamma e, poco più in là, arrivarono anche due nipoti.

Il rapporto che lui aveva con la figlia era conflittuale non si vedevano nè si sentivano  .Lei gli telefonava solo nei momenti di bisogno e lui la assecondava…

Da racconti sembra che a lei non fosse mancato nulla, era ricoperta di abiti di tutti i generi e pellicce ma sicuramente ciò che più non ha avuto è l’amore e l’affetto dei due genitori.

Il divorzio all’epoca non era ancora legge per cui i miei convivevano ,allora si diceva non convivente o, compagna ma:”Concubina”una parola davvero orrenda…..

I miei genitori avevano una busta enorme nell’armadio con tutte le lettere di ogni genere,un giorno io e mia sorella la trovammo e le leggemmo di nascosto ,rendendoci solo allora conto che mia mamma era la “concubina” e noi le “bastarde” in quanto eravamo nate al di fuori di un rapporto sigillato dalla chiesa e comune.Scoprimmo poi che il nostro cognome era differente da quello che porto ora (sino a 6 anni ho avuto documenti solo col cognome di mia mamma) e anche il libretto delle vaccinazioni,infatti negli ultimi anni andando a fare le vaccinazioni ho dovuto “rettificare”la faccenda.

Successivamente passò la legge sul divorzio e cosi’ ci cambiarono anche il cognome in quanto si sposarono anche .

Alla nascita eravamo state riconosciute da mio padre ma non poteva darci il suo cognome cosi’ avevamo:Madre………. e padre sconosciuto.

All’età di sei anni i miei decisero di sposarsi in Comune e di “regolarizzare” queste cretinate……..(A me alla fine piaceva il cognome di mia madre,ci stava cosi’ bene con il nome….)

Quando i miei si misero insieme i nonni materni rifiutarono l’idea.

Mio nonno non ne voleva assolutamente sapere nè tantopiù conoscere le sue prime nipoti!

Un giorno mia nonna che già ci incontrava segretamente ,ci infilò nella loro casa al mare….Nonno disse a mia nonna:”Quanto sono carine”!Non sapendo fossimo sue nipoti,poi nonna confessò a lui chi eravamo e lui se ne andò su tutte le furie ma poco dopo io dissi una cosa buffa e lui si commosse e scoppiò a ridere.Da allora fummo le sue nipoti,prima di andare via prendevo il naso di mio nonno e lo baciavo in fronte perchè lui aveva i baffi che mi piccavano e tale abitudine non l’ho mai abbbandonata.Successivamente i miei genitori ci lasciavano spesso a casa dei nonni o al mare o in città.

Con la zia giovane andavamo spesso insieme e lei ci portava con i suoi amici ero sempre e perennemente raffreddata,Lela aveva l’abitudine di portare me sopra le spalle e mia sorella per mano.Ci portava spesso al Conero e si faceva pranzo con frutta,yogurt e pizza.Ci divertivamo molto.

Non ho precisato il fatto oltre che i miei genitori avevano “MaNcIaTe” di anni che li separavano, erano anche cugini (mio nonno era cuginoo sebbene in lontananza di mio padre ed è proprio forse per questo “riabbraccio”del patrimonio genetico che io sono malata).

Mia mamma andò via di casa che non aveveva ultimato gli studi,li terminò quando noi eravamo bambine e successivamente si laureò a pieni voti studiando,facendo la mamma,la moglie e la casalinga oltre la segretaria di mio padre.

Un GoMiToLo Di FaMiGlIa

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La ScUoLa DeI vErDi -StUdI SpEzZaTi

La ScUoLa DeI vErDi -StUdI SpEzZaTi

Dall’asilo passai alla scuola elementare.L’anno precedente iscrissero mia sorella la quale ebbe un ottima insegnante “fissa” che le fece amare la scuola.
Fui invece sfortunata in quanto quel malefico anno trovai come insegnante una che tutt’ora campa.

Solo il nome mette i brividi ,figuriamoci il cognome….

Portava sempre come acconciatura il carrè,era non magra ma secchissima,pelle scura olivastra,capelli scuri tinti,orecchini di perla come il girocollo (faceva  tanto signora perbene) un rossetto rosa geraneo autunno/inverno/primavera/estate, maglioncini o twinset beige,rosati,celestini con gonne o pantaloni o a scacchi o, beige o, marroni (una tristezza……..)!

Non vi dico le sue calzature….

Altezza massima del tacco 30/40 cm , puntualmente mocassini marroni .

“Bleak!Che schifo”! (Come dicevamo noi due sorelle).
Non era tanto l’aspetto quanto il fatto che lei urlava sempre nevrastenicamente.

Se ci alzavamo appena ci incassava sulla sedia,botte,punizioni dietro alla lavagna,fuori dalla porta, (era una liberazione quando riuscivi ad essere sbattuto di fuori) cosa rara per me……

Incassava sul banco anche una bambina con il busto e lei piangeva…

In realtà piangevamo tutti ed eravamo terrificati da lei….

Iniziai a non voler andare a scuola,a fare storie, a piangere,non ero più allegra ma taciturna…..

A metà anno i miei decisero di andare a parlare col Direttore Didattico di allora per chiedere di spostarmi in un’ltra classe con tanto di documentazione di disegni miei….Oppure che fosse rimossa l’insegnante dal ruolo.
Alla fine mi cambiarono classe,abbandonai tutti i miei amici e fu un altro trauma,ero rimasta indietro anche con il programma e non avevo imparato quasi niente dalla precedente……

Ogni volta che la incontravo tremavo……..

Questi sono i danni degli insegnati che dovrebbero fare altro lavoro invece di rovinare le giovani menti di bambini innoqui.(Sembra strano ma qualche giorno fa ho ritrovato per caso un mio compagno di classe dell’epoca anche lui ricorda perfettamente quello che ha passato ma non ricorda altro se non un o due bambini). Il danno me lo portai dietro per tutta la vita scolastica solo alla fine delle superiori riuscii a uscirne e rifarmi successivamente con gli studi.

A tale danno si aggiunse anche il fatto che i miei genitori non avevano stima nei miei confronti per cui mia sorella andava sempre benissimo a scuola ,io permanevo sempre la “capra” (danno al danno) solo in Ancona ripresi in mano la mia vita a testa alta con il mio modo di studiare,i miei orari…..Tanto che ai colloqui i miei genitori rimasero basiti.

Portai all’esame di V italiano e matematica (in quanto nessuno della classe ne aveva voglia) e per quanto feci bene il mio esame  la commissione disse che secondo loro ero da ingegneria!!!!!

Mi venne da ridere!!!!
Le medie furono una “croce”.

Feci parte della I media nel posto in cui sono cresciuta.All’iscrizione fui fortunatissima, mi capitò l’ultima sezione con i “peggiori”insegnanti per cui riniziò il calvario….

Alla fine mi trasferirono nella scuola dove mio padre insegnava, ciò per sua comodità,non fù una bella scelta…….

Pagai le antipatie dei suoi colleghi  all’esame di III.

Mio padre aveva fatto il vice-preside per cui non stava simpatico a tutti ……
Poi iniziai l’ I.S.A. qua dove vivo e lo terminai in Ancona.

(Non nascondo il “terrore” che ho potuto avere quando ho iscritto mio figlio alle elementari,solo l’idea di andare ai colloqui mi accapponava la pelle.Grazie a Dio lui ,sino adesso è stato fortunato ,mi auguro  seguiti).

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LinGuAcCe

LinGuAcCeIn casa nostra era quasi tutto vietato.

Vietato parlare con inflessione dialettale (io avevo quella recanatese che mio padre detestava),vietato essere a tavola in modo scomposto,alzarsi prima degli altri e ringraziare e chiedere perfavore o per piacere su tutto.

Dare del “Lei”a tutti gli adulti.

Eravamo due gnome che si comportavano da adulti.

Era ancora più vietato dire parolacce anche quelle più leggere ,noi alla fine conoscevamo solo quele del tipo :”Stupida,cretina e vai all’inghetto,”se ci sentiva, erano sguardacci o botte.

Di botte ne ho prese e come ,ma oramai avevo organizzato sia io che mia sorella una fuga istantanea,lo battevamo in velocità con corsa in bagno e chiusura con la chiave…….

Bussava alla porta dicendo:”Apri,apri,cretinaaaaaaaaaaa”!

Col cavolo che aprivo sino a che non mi rendevo conto di poter uscire tranquilla….

Non mangiavo molto  la carne a me ha fatto sempre schifo, tanto da far volare le pietanze in gola al mio cane che degustava allegramente..

Ero arrivata a mangiare mela e carne pur di non sentire il sapore , il pranzo mio a volte si prolungava sino alle 14.00….

Con ceffone e fuga.

Le parolacce erano vietate per cui io e mia sorella avevamo inventato parole sconosciute e nuove per insultarci e lui finalmente NoN cApIvA!!!!!

Di fantasia ne avevamo da vendere…….

Mia sorella un pò meno era più “quadrata” infatti alla fine lei svolge un lavoro corrispondente alla sua personalità, spesso era complice nei miei progetti folli……

Scioglievo i gessetti nella’acqua e mettevo serpenti finti,o, andavo per il campeggio con il serpente facendolo muovere come se fosse vero ,una signora urlò:”Quella bambina ha un serpente sulle mani aiutoooooooooooooo”!Un’altra svenne!

In campeggio facevo di tutto di più passai anche sotto una rete che mi feri’ in modo importante,giravo con la schiena sanguinolenta,mi disinfettarono e passò tutto (porto ancora la cicatrice) ero una specie di maschio mancato,stavo tra le bande dei maschi nel quartiere e giocavo come loro.

Avevo tanta fantasia e inventavo strane favole da raccontare a mia sorella di 14 mesi più grande,inventavo parole fuori dal comune, ero sempre allegra e raggiante saltellando per casa freneticamente.

Ero capace di inventare giochi, anche da sola  potevano lasciarmi in un qualsiasi posto,tanto ero in grado di creare un passatempo divertente.

Trafficavo sempre con pennarelli,colori e pastelli,successivamente con acquarelli e das.

Al mare creavo strani pupazzi con cappelli fatti con palloncini e sassi.

Negli anni 70 non c’era bisogno di portarsi l’impossibile per far giocare i bambini,bastavano 4 formine e un secchiello poi si conoscevano altri bambini e ci si divertiva (oggi i bambini sono tutti presi da giochini elettronici che li fanno rincretinire ed è per ciò che come madre, vieto l’entrata in casa  ,meglio le costruzioni,i puzzle,i colori e i libri che quei marchingegni).

Le vacanze dei bambini degli anni 70 erano prive di compiti,al massimo c’era da leggere un libro e a ottobre ricominciava la scuola con la voglia di riabbracciare gli amici.

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lO SaI cHe I pApAvErI sOnO A……..

lO SaI cHe I pApAvErI sOnO A........

Mio padre adorava l’idea della campagna e quindi acquistò una casa abbastanza grande dove ci si riuniva con amici e qualche volta parenti…Mia madre la detestava in quanto lei adorava e adora il mare ma non tutto il mare….Lei vuole vedere il “CoNeRo”!.Cosi’ uno era per la campagna-montagna e l’altra solo mare……
La cosa che mia mamma detestava di piùin assoluto era quella di doversi fare un enorme mazzo per cucinare e pulire…Io e mia sorella quando rientravamo eravamo “InDeCeNtI” dalla testa alle scarpe….Partivamo in escursione lungo il fiumiciattolo e raccoglievamo violette e primule che ci magiavamo anche…Passeggiavamo lungo il rivo alla ricerca di animaletti e piante,ricordo ancora che andavo incontro a mio padre il quale stava in mezzo al campo a piantare le quercette di tartufo ,io lo chiamavo:”papàààààààà,Papààààààààà” in quanto lui non mi vedeva neanche per quanto le erbacce alte mi coprivano….Sia io che mia sorella avemmo l’esperienza di essere punte dalle api..Poi sempre noi due sorelle in spedizione cercavamo tra i piccoli nidi e ci rendemmo conto che esistevano delle uova piccine azzurrine-verdi erano quelle di quaglia!Andavamo sul “tratturittu con Righittu” mio padre non voleva perchè sosteneva fosse pericoloso ma noi ci divertivamo un mondo,poi andavamo a vedere le oche che ci soffiavano,le galline,le ucche che venivano munte (ricorderò sempre la domenica sera che Rita mungeva la mucca e ci dava due bottiglie caldissime di latte buono)e la ricotta,le uova fresche,poi andavamo a vedere le pecore chiamate dalla vecchia che parlava in modo stranissimo “pecuri,pecuriiii”,poi andavamo alle porcilaie dove c’erano i piccoli cuccioli era tutto uno sgrof,sgronf con quei nasoni enormi……
La cosapiù bella era giocare in mezzo al pagliaio,avevano attaccato anche un’altalena dove a un certo punto in volo ci si gettava in mezzo al fieno……(se si fosse accorto mio padre…)!
Ci invitarono i nostri vicini ai vari eventi cerimoniosi dalla cresima del figlio alla festa di fidanzamento,molti di certo non hanno avuto questa strana esperienza e cioè il mangiare sotto un tendone a strisce tricolore con illimitati tavoli e banchettare con la comunità di un tempo contadina,dove le regole sono diverse le donne cucinano,cucinano,cucinano,servono a tavola gioiosamente e tutti i piatti sono fatti da loro.Erano pranzi illimitati che richiedevano l’abbandono da parte dei bambini i quali si divertivano a giocare di fuori.
Avete mai avuto una covata di piccolipulcini sulle gambe?????Io e mia sorella siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii con tanto di cacca!

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uN aNnO è AnDaTo

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NaTuRaLmEnTe

In quel periodo per l’appunto conobbi tante persone ,persone dai vari generi…….Ragazze e ragazzi.Conobbi anche uno tipo anni 70 con i capelli lunghi e ricci faceva gli stessi studi  (i miei si sarebbero inorriditi),poi iniziai a frequentare  chi mi destava un pò di simpatia limitandomi a un caffè,o un’aperitivo ,massimo era una cena.

Le mie uscite l’ho pagate sempre per conto mio affinchè non si innescasse quel sistema del tipico uomo (io ti offro questo e quello e tu altro) volli sempre sentirmi libera e in ordine con me stessa e la mia onestà,tanto da non far pretendere nulla da nessuno.

Ho frequentato gente in giacca e cravatta,persone che lavoravano in banca,colti o meno….. Alla fine sono capitata con uno che non era delle mie parti (ho fatto sempre i miei fatti al di fuori della mia città)era un tipo maturo con cui avevo fatto anche una rima col nome suo,sembrava “in ordine” non era bruttaccione e stava anche super-bene economicamente mi mandava enormi mazzi di fiori,aveva organizzato un viaggio super in Francia tra i Castelli della Loira,aveva già l’anello con il brillante pronto ,dopo sette mesi non ne potei più……Era pesante,poco ironico e alla fine anche goffo….. (Se uno rimane da solo a quell’età c’è un motivo).

Volevo uno con cui ridere,divertirmi e non accontentarmi perchè ero malata , un giorno dissi a me stessa:”Meglio sola che male accompagnata”!

E cosi’ fù.

C’era chi sosteneneva che avevo fatto una pazzia ma chi mi stava accanto si rese conto che avevo fatto la scelta giusta,anzi giustissima.

Ripresi la mia vita e intensificai ancora di più le mie varie attività ,allora ero ancora abbastanza forzuta per cui facevo acquagym,salsa e merengue due volte a settimana e seratine con le mie amiche.

Quasi un anno prima c’era stato un’incontro in un locale……

NaTuRaLmEnTe

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